Genitori Inquieti: Il Fardello del Destino
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Genitori Inquieti: Il Fardello del Destino
Nelle ombrose stanze del palazzo reale, ornate di arazzi che narravano antiche gesta e vegliate da fiaccole tremolanti, il re e la regina di Eternia discutevano con toni pacati ma gravidi di tensione. La regalità che portavano come una seconda pelle non poteva celare le loro apprensioni: erano genitori prima che sovrani, e il peso del trono s'intrecciava con il fardello dell'amore per il loro sangue. La voce del re era grave come il rombo di un temporale lontano, mentre la regina, con occhi lucenti di saggezza e tormento, rispondeva con una dolcezza che nascondeva un'irremovibile fermezza.
Re Randor: Quando ti scelsi come sposa, nessuno osò opporsi. Ci amammo con la forza di due anime predestinate, e mio padre, il re, mi aveva concesso la libertà di scegliere la mia compagna, certo che la mia decisione sarebbe stata saggia e vantaggiosa per il regno. Ma la mia scelta superò ogni calcolo di troni e alleanze. Fu considerata un azzardo, una follia, chiedere la mano di un'aliena, priva di casato e legami. Eppure, seguii il richiamo del cuore, ignorando i mormorii di cortigiani e consiglieri. Non ho mai rimpianto quella scelta, poiché da allora la mia vita e il mio destino si sono intrecciati al tuo, come il filo d'acciaio di una spada temprata.
Regina Marlena: Oh, mio re, mio amore eterno. Il vincolo che ci lega è talmente profondo che ho abbandonato senza rimpianto alcuno il pensiero di tornare al mio mondo natio, la Terra. Ma ora dimmi, cosa ti tormenta? Da tempo ormai avverto un’ombra calare su di te. Il tuo sorriso si incrina come una spada scheggiata ogni volta che posi lo sguardo su Adam e sulla sua compagna d’infanzia, Teela. Ho forse colto nel segno? È lì che alberga la tempesta che ottenebra il tuo spirito?
Re Randor: Come sempre, mia regina, il tuo acume lascia senza fiato. Non c’è veggente, neppure la mistica Sorceress o quella subdola strega di Evil-Lyn, che possa rivaleggiare con la tua mente fulgida. Un re degno del suo titolo deve garantire al suo regno pace e stabilità, e Adam, figlio del nostro retaggio, non mancherà di farlo. Lo sento nelle ossa come si sente la promessa di una tempesta all’orizzonte. Eppure, il tempo avanza inesorabile. Ha ormai venticinque anni, e la sua ombra dovrebbe già dominare i campi e le sale del potere. Ma per quanto ancora possiamo aspettare che il fuoco del suo destino arda nella fucina della storia?
Regina Marlena: Non v’è alcuna fretta. Suo padre è ancora saldo e vigoroso, una montagna d’acciaio come il giorno in cui lo conobbi. Adam non dovrà assumersi il peso del regno per molti anni a venire. Scaccia quelle visioni cupe che ti assillano, non vi è ombra di debolezza nel nostro destino. Il regno è circondato da un bastione di guerrieri e campioni, uomini e donne dalla forza che sfida ogni leggenda. E poi c’è He-Man, il difensore instancabile di Grayskull, il cui potere è un faro che abbatte ogni minaccia. Finché egli vive e combatte, né il regno né la corona saranno mai in pericolo.
Re Randor: Il tormento che mi dilania l’animo è di natura più insidiosa, Marlena. La mente mia non trova pace, perché vorrei che nostro figlio fosse libero di scegliere, di affidarsi al proprio giudizio, di riconoscere colei che dovrà essere la sua regina. Mio padre non impose simili legami su di me, e non sarà certo la mia mano a farlo con lui, ma…
Regina Marlena: Sai benissimo che Adam non ha occhi se non per Teela.
Re Randor: E’ proprio quello che mi turba.
Regina Marlena: Come mai? Non riconosci che Teela è una donna di potere senza pari, una forza primordiale che sa dominare il mondo con la sua mente acuta e la sua forza d'animo? È astuta, implacabile, e possiede una volontà indomabile, più di quella di Adam stesso. In lei c'è la grinta di un leone e la saggezza di una sacerdotessa. In un mondo che spesso ha dimenticato la vera grandezza, loro sarebbero una coppia leggendaria, governando con giustizia e forza, i cui nomi risuonerebbero nei secoli come un’eco nei cuori dei popoli, ricordati come i sovrani che piegarono il destino con il loro stesso volere.
Re Randor: Mi compiaccio che anche tu ne riconosca il valore. Su questo siamo in perfetto accordo, ma… Teela combatte spesso al fianco dell'indomito He-Man. Osservarli in battaglia contro Skeletor e i suoi folli servi suscita una sensazione di sicurezza che non ha pari. Non poche volte ho osservato il legame che unisce quei due, i sorrisi che si scambiano dopo ogni vittoria, testimoni di un'intesa che solo i più valorosi possono conoscere. Eppure, vedi… amo nostro figlio e non posso fare a meno di temere che, se egli decidesse di proporsi a Teela, non sia affatto scontato che lei accetterebbe. Adam non potrà mai eguagliare He-Man, capisci? La sua forza non è quella di un dio, ma quella di un uomo, e tale è il divario.
Regina Marlena: Adam è l’erede al trono, Randor. Quale donna rifiuterebbe di diventare la futura regina?
Re Randor: Nessuna, tranne forse proprio Teela.
Regina Marlena: Inizia a sorgere in me la comprensione dei tuoi timori. Temi che il cuore di nostro figlio possa spezzarsi, ma lo sottovaluti troppo. Adam non è di carne fragile e cristallo. Se non riuscirà a conquistare la sua Teela, affronterà la realtà con la forza di un guerriero. La sua sorte, qualunque essa sia, non lo abbatterà, se ne farà una ragione.
Re Randor: Mi fido di Adam, ma la mia paura non si rivolge a lui, ma a He-Man.
Regina Marlena: Cioè? Mi stai dicendo che non temi il rifiuto di Teela alla proposta di Adam, ma piuttosto la reazione di He-Man se lei, dovesse accettare?
Re Randor: Esatto.
Regina Marlena: Ma He-Man è il campione di Grayskull, il guerriero scelto per difendere non solo i misteri di quella fortezza invincibile, ma l’intera Eternia. Nella sua possanza e nella sua lealtà, ha sempre servito la corona, lanciandosi in battaglie senza paura, l’anima ardente di chi non conosce altro dovere se non quello di proteggere. Se mai avesse nutrito un debole per Teela, dovrà chinarsi di fronte al volere del re. Un guerriero non può mai sfidare ciò che è decretato dal potere superiore. Se Teela e Adam si vorranno, nessuno dovrà interferire in quella scelta.
Re Randor: Calmati, mia signora, e rifletti sulla verità che si nasconde dietro al legame che unisce He-Man al nostro regno, un legame tanto oscuro quanto ambiguo. Non conosciamo la vera natura di quel barbaro, forgiato da poteri arcani e dalla tecnologia perduta di Eternia, che ha scelto di battersi per noi. La nostra fortuna è che il suo cuore brucia di una bontà che non si vede mai nel suo genere, e che i suoi nemici siano i medesimi che minacciano le nostre terre. Ma ciò non basta a svelare il mistero: da dove proviene? Cosa lo spinge a rischiare la vita per proteggere la nostra esistenza? La sua alleanza ci consente di sopravvivere, di prosperare tra le ombre di un mondo che non è mai stato davvero nostro, ma, al di là di ogni favore, rimane una spada sospesa sopra le nostre teste.
Regina Marlena: Ti conosco troppo bene, amore mio, e l'intuizione mi ha svelato ciò che sfugge ai più. La certezza assoluta di non poter governare ogni tua forza, di non poterla piegare esclusivamente ai tuoi desideri, è un veleno che ti corrode l'animo e ti toglie ogni serenità. He-Man non è come Man-At-Arms e gli altri eroi, non è qualcuno di cui hai certezza assoluta del suo agire.
Re Randor: Il mio timore è che, un giorno, quando Adam indosserà la corona e forse Teela sarà al suo fianco, He-Man possa cambiare. Le forze del regno, senza dubbio, riuscirebbero a fronteggiare le legioni del male anche senza di lui, ma contro di lui? In tal caso, non ci sarebbe speranza. L'intero regno sarebbe travolto in pochi giorni, come una tempesta che annienta ogni cosa. Forse la cosa più saggia sarebbe parlare con Adam, sondare la sua mente, cercare di fargli comprendere che, per il bene del regno e di Teela, la scelta più giusta sarebbe lasciarla al barbaro.
Regina Marlena: Per Adam sarebbe ancora peggio di vedersi rifiutato il suo amore. Nostro figlio non accetterebbe mai di perdere la sua amata per questioni diplomatiche. Meglio sarebbe per lui affrontare il massacro con He-Man stesso, affrontare il destino a colpi di spada e cadere nel sangue, piuttosto che vivere con la vergogna di aver ceduto la sua amata.
Re Randor: Lo conosciamo entrambi. È da tempo che questo pensiero mi tormenta, che questa sofferenza si annida nel profondo del mio essere. Non vi è via di fuga, né sollievo: il destino mi ha spinto verso questa strada, e ora non posso più ignorarlo. Lo manderò a chiamare, e insieme affronteremo questa verità scomoda. Voglio che ascolti le parole di suo padre, voglio che comprenda ciò che lacera e tormenta il mio cuore. Non sarà una discussione di facciata; sarà il peso di una rivelazione che potrebbe cambiarlo per sempre.
…
Adam: Padre, madre, capisco le vostre preoccupazioni, ma non temete. Se un giorno Teela accetterà di diventare mia sposa, posso garantirvi che He-Man sarà il più felice di tutti noi. So che le mie parole non vi daranno pace, ma vi prego di ascoltarmi. Sorceress, che conosce He-Man meglio di chiunque altro, mi ha già rassicurato: non sarà mai una minaccia, ma piuttosto un alleato prezioso.
In quel momento, una voce risuonò nella stanza dove i tre si trovavano, una voce profonda e imponente, come un eco di antiche leggende. Era la voce di Sorceress, portatrice di segreti dimenticati e poteri sconosciuti. La sua presenza aleggiava nell'aria, un'ombra che si allungava oltre la mera sostanza fisica, avvolgendo ogni angolo con il suo fascino mistico e pericoloso.
Sorceress: La sua forza è quella di chi sa dominare l'animo e l'acciaio, non di chi cerca potere per sé. E quando la battaglia si fa dura, non c'è nessuno in grado di lottare con più onore. Non dovete temere. Potrete fidarvi di He-Man come di un figlio, un guerriero che cammina sotto il sole ardente di Eternia, portando con sé il peso di un mondo in fiamme. Egli è il figlio di tutti noi, l'incarnazione stessa della speranza e della furia che scorre nelle vene di Eternia.
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