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Louis Armstrong: Louis in London

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Nel '67 Louis Armstrong aveva inciso What A Wonderful World, un brano comcepito dal produttore Bob Thiele; per una ripicca del presidente della ABC Paramount nei confronti di Thiele, il brano non venne promosso, e sul momento ebbe scarso successo negli Stati Uniti. Ma nel '68 cominciò invece a piacere in Gran Bretagna e in marzo fece capolino al diciassettesimo posto della classifica dei singoli più venduti, e settimana dopo settimana continuò la sua scalata fino - in aprile - a scavalcare i Beatles e ad attestarsi al primo posto, dove sarebbe rimasto fino a giugno. A quanto pare fu proprio il fatto di avere superato i Beatles a galvanizzare Armstrong e a deciderlo a varcare l'Atlantico per una serie di esibizioni in Gran Bretagna, fra le quali una in due set il 2 luglio negli studi della BBC, da cui fu tratto uno show televisivo. Dopo la trasferta inglese le condizioni di salute di Armstrong peggiorarono: negli anni successivi ci furono altre esibizioni, anche all'inizio del '71, anno in cui morì: ma quella alla BBC può essere considerata l'ultimo documento di Louis Armstrong dal vivo in una forma ancora all'altezza della sua arte. Armstrong ascoltò e riascoltò con entusiasmo la registrazione dei due set alla BBC, e nel '70 assieme al suo manager convinse la Brunswick a farne un album - pubblicato col titolo Louis Armstrong Greatest Hits Recorded Live - con i brani selezionati personalmente da lui, che per la prima volta figurò come produttore di un suo disco. Con Louis in London la Verve adesso ripropone - in Cd, vinile e digitale - quell'album ma con materiale aggiuntivo e sostituendo una versione di Hello Dolly con un'altra: con le sue tredici tracce Louis in London raccoglie dunque una versione (tre brani furono eseguiti in entrambi i set) sostanzialmente di tutti i brani in cui Armstrong suonò o cantò. Un album quanto mai commovente, sia per essere l'ultima testimonianza artisticamente significativa di Armstrong dal vivo, sia per il legame che Armstrong ebbe con la registrazione dell'esibizione alla BBC.
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Nel '67 Louis Armstrong aveva inciso What A Wonderful World, un brano comcepito dal produttore Bob Thiele; per una ripicca del presidente della ABC Paramount nei confronti di Thiele, il brano non venne promosso, e sul momento ebbe scarso successo negli Stati Uniti. Ma nel '68 cominciò invece a piacere in Gran Bretagna e in marzo fece capolino al diciassettesimo posto della classifica dei singoli più venduti, e settimana dopo settimana continuò la sua scalata fino - in aprile - a scavalcare i Beatles e ad attestarsi al primo posto, dove sarebbe rimasto fino a giugno. A quanto pare fu proprio il fatto di avere superato i Beatles a galvanizzare Armstrong e a deciderlo a varcare l'Atlantico per una serie di esibizioni in Gran Bretagna, fra le quali una in due set il 2 luglio negli studi della BBC, da cui fu tratto uno show televisivo. Dopo la trasferta inglese le condizioni di salute di Armstrong peggiorarono: negli anni successivi ci furono altre esibizioni, anche all'inizio del '71, anno in cui morì: ma quella alla BBC può essere considerata l'ultimo documento di Louis Armstrong dal vivo in una forma ancora all'altezza della sua arte. Armstrong ascoltò e riascoltò con entusiasmo la registrazione dei due set alla BBC, e nel '70 assieme al suo manager convinse la Brunswick a farne un album - pubblicato col titolo Louis Armstrong Greatest Hits Recorded Live - con i brani selezionati personalmente da lui, che per la prima volta figurò come produttore di un suo disco. Con Louis in London la Verve adesso ripropone - in Cd, vinile e digitale - quell'album ma con materiale aggiuntivo e sostituendo una versione di Hello Dolly con un'altra: con le sue tredici tracce Louis in London raccoglie dunque una versione (tre brani furono eseguiti in entrambi i set) sostanzialmente di tutti i brani in cui Armstrong suonò o cantò. Un album quanto mai commovente, sia per essere l'ultima testimonianza artisticamente significativa di Armstrong dal vivo, sia per il legame che Armstrong ebbe con la registrazione dell'esibizione alla BBC.
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